Coaching: an extremely powerful tool

What is Coaching?
It is the most frequent question that is asked to me and that I asked myself when I enrolled in an accredited training course with SunLight Academy, with Cristina Campofreddo, to become a professional coach.

A number of factors helped me to give a comprehensive answer:
1) a deep reading of the book ‘Coaching for Performance’ by John Whitmore
2) my participation in a series of coaching sessions as a client;
3) my active listening to recordings of coaching sessions held by Cristina Campofreddo, my mentor.

Here is my answer to the question What is Coaching?:
Coaching is a very powerful and effective tool that promotes a real internal introspection, it is useful to get in touch with the meaning and purpose of our lives, and a process to acquire new perspectives and develop new skills and behaviors.

Coaching is a process aimed to evoking awareness, maximizing our resources, our performance and our potential that we often do not acknowledge we have. Coaching is a strong alliance between client and coach aimed to the development of the individual and to sustainable change of behavior.

This alliance develops in a full partnership, an equal collaboration established between coach and client, who work together to achieve the same goal: the client’s desired results.

Here is where the role of the coach comes into play.
The coach is not a problem solver, a consultant or a teacher, the coach is not a counselor, or an instructor or even an expert. A coach is a person with whom to bring out ideas, an equal partner who walks with you towards your life goals.

The power of Coaching can only be understood by experiencing coaching. Through a coaching process clients can start a journey to discover themselves, their being, their resources, their potential and talents.
Thanks to Coaching it is possible to focus on our feelings, emotions, sensations and we can use them to promote more awareness to improve our life.

The real power of Coaching lies in a few key elements that outline the entire process.
The first key element of coaching is “awareness”, which is the product of focused attention and clarity.
Being aware of something implies being aware of it through careful observation or interpretation of perceived sensory data. The goal of Coaching is to increase awareness, promoting self-confidence and responsibility for one’s choices and actions.

Responsibility is the other key concept and objective of coaching, it is crucial to have high performance in life. When you genuinely take or accept responsibility for your own thoughts and actions, your commitment increases and with it your performance increases, too. In order to be responsible, we need to make conscious choices.

To briefly summarize, we can say that self-confidence, self-motivation, choice, clarity, responsibility and action are practically all products of Professional Coaching.
Awareness and responsibility are promoted in Coaching through the process of powerful questioning.
The Coach, though simple but effective questioning, can promote focus and clarity in the partnership with clients. Powerful questions increase self-confidence and self-motivation in clients, questions that help the client to learn, grow and achieve success

These questions are asked to obtain information, information that serves the client more than the coach.
Simple open ended questions, concise but profound, are the tool par excellence of the coach. Open ended questions are powerful because they require descriptive answers and therefore they promote awareness and responsibility, on the other hand a closed question can close the door to the exploration in coaching.

Another key attribute of Coaching is the ability to listen actively. The coach is paying complete focused attention to the answers that the client gives to the questions: both to what it is said and not said, to the emotions, the silences, the tone of voice, the energy levels, the body language and other signals.
Authentic listening is a skill that requires concentration and practice, it requires the ability to reflect, paraphrase and summarize everything the customer says.

On the potential and on the amazing impact of Coaching I could write endlessly, in this article I tried to touch the most essential aspects of it.
I want to conclude by saying that Professional Coaching can bring the best out of people as it is aimed at improving performance and to creating a culture of appreciation of one’s own person. It provides each client with a mindset that expand their ability to tap into internal strengths and qualities.

Coaching is a profession, but it can also be both an attitude and a behavior with multiple applications, it can be applied in various contexts: family, work, sport … the mental attitude of Coaching is all about changing, being ready and responding to stimuli and taking responsibility.

 

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Versione in lingua italiana

Il Coaching: uno strumento potentissimo

 

Che cos’è il Coaching?

E’ la domanda più frequente che mi viene rivolta e che io stessa mi sono posta nel momento in cui ho intrapreso un corso di formazione accreditato con SunLight Academy, l’accademia di Cristina  Campofreddo, per diventare un coach professionista.

Una serie di fattori, messi insieme, mi hanno aiutato a dare una risposta esaustiva a questa domanda:

  • un’attenta e profonda lettura del libro di John Whitmore: “Coaching”
  • la partecipazione ad una serie di sessioni di coaching in qualità di cliente
  • l’ascolto attivo delle registrazioni di sessioni di coaching tenute da Cristina Campofreddo, la mia mentore.

Ecco la risposta che ho elaborato alla domanda ‘che cos’è il coaching?’:
Il   Coaching è uno strumento potentissimo, molto valido ed efficace per attivare una e vera e propria introspezione interna, uno strumento utile per entrare in connessione con ciò che dà senso e scopo alla nostra vita. Grazie ad esso si acquisiscono nuove visioni su noi stessi e si sviluppano nuove abilità e comportamenti.

Il Coaching è un processo che permette di evocare nuove consapevolezze, massimizzare le performance e tutte quelle risorse, quel potenziale custodito al nostro interno, che spesso non sappiamo neanche di avere.

Il Coaching è una alleanza con un coach professionista, volta allo sviluppo della persona e al cambiamento sostenibile dei suoi comportamenti.
Questa alleanza è caratterizzata da un rapporto di partnership, una collaborazione alla pari che si instaura tra coach e cliente, i quali lavorano insieme per permettere al cliente di raggiungere gli obiettivi desiderati.

Ed è qui che entra in gioco la figura del coach.

Il coach non è un risolutore di problemi, un consulente, un insegnante, un consigliere o un istruttore. Non è un esperto delle tematiche portate dal cliente. Il coach è un partner affidabile e di valore con cui fare emergere le proprie idee, un facilitatore, è colui che allena il cliente per raggiungere risultati e obiettivi di vita.

La potenza del Coaching la si comprende solo vivendolo, entrando all’interno di tutto il processo che lo caratterizza. Con tale processo si intraprende un viaggio diretto alla scoperta di noi stessi, alla scoperta del nostro Sè,  del nostro essere, della nostra anima, delle nostre risorse, del nostro potenziale, dei nostri talenti e si rimane estasiati al raggiungimento della meta.

Grazie a questo strumento si riescono  a portare alla luce sentimenti, emozioni, sensazioni insite in noi, che a seguito del lavoro di coaching riusciamo a trasferire ed a utilizzare nella vita di tutti i giorni per arrivare ai risultati desiderati.

Ma la vera potenza del coaching risiede in alcuni elementi chiave che ne delineano l’intero processo.
Il primo elemento chiave del coaching è la “consapevolezza”, che è il prodotto dell’attenzione mirata, della concentrazione e della chiarezza.

Avere coscienza o consapevolezza di qualcosa che riguarda noi e le nostre vite implica esserne a conoscenza tramite una attenta osservazione o tramite l’interpretazione dei dati sensoriali percepiti. L’obiettivo del coaching è permettere ai clienti di espandere la loro consapevolezza, con un aumentato livello di autosufficienza, fiducia in sé e quindi responsabilità per le proprie scelte e azioni.

La responsabilità è un altro concetto chiave e obiettivo nel coaching professionale ed è un elemento cruciale da mettere in campo per avere performance elevate.

Quando genuinamente ti prendi o accetti la responsabilità dei i tuoi pensieri e delle tue azioni, il tuo impegno aumenta e con esso aumentano le tue performance. Per sentirsi responsabili è necessario poter operare scelte autonome e consapevoli ed è proprio questo processo che si attiva in un cammino evolutivo che avviene con un coach professionista come alleato.

Volendo riassumere brevemente, possiamo affermare che la fiducia in sé stessi, l’automotivazione, la consapevolezza delle proprie scelte, la chiarezza, la responsabilità e l’azione mirata sono in pratica tutti prodotti del coaching.
Presa di coscienza e responsabilità si ottengono più efficacemente attraverso le domande potenti di un coach professionista.

Per questo, gli strumenti chiave del Coaching sono le “domande potenti” o meglio la capacità, da parte del coach professionista, di porre domande semplici, dirette ma efficaci che concentrano l’attenzione e portano chiarezza, domande che aumentano la fiducia in sé e l’automotivazione del cliente, domande che aiutano il cliente ad apprendere, crescere e raggiungere quindi i successi desiderati.

Tali domande sono poste dal coach durante le sessioni di coaching per ricavare informazioni, queste informazioni saranno utili al cliente per attivare un processo di auto-osservazione che promuoverà un processo evolutivo e di crescita.

Le domande generate da parole semplici, concise ma mirate sono lo strumento per eccellenza del coach.
Affinchè sia ‘potente’ e affinchè possa evocare nuove consapevolezze, la domanda deve essere aperta richiedendo così risposte descrittive e promuovendo la presa di coscienza e responsabilità da parte del cliente. Una domanda chiusa (con risposta si/no) chiude la porta all’esplorazione, ai dettagli al mondo del cliente. Le domandi più potenti cominciano con ‘cosa? quanto?’.

Le domande potenti permettono al cliente di restringere il focus sempre più sui dettagli. Questa richiesta di maggiori dettagli permette al cliente di considerare aspetti nuovi, inediti, di aprire nuove strade e di guardare ad una visione più ampia di sè stesso e della situazione oggetto della sessione di coaching.

Un altro attributo chiave è l’ ascolto attivo, cioè  prestare  completa attenzione alle risposte che il cliente dà alle domande: sia ciò che viene detto che le emozioni trasmesse, i silenzi , i toni di voce , i livelli di energia, il linguaggio del corpo e altri segnali emotivi.
Un ascolto autentico è un abilità  che  richiede concentrazione e pratica, richiede la capacità di saper rispecchiare, parafrasare e riassumere tutto ciò che il cliente dice.

Sulla potenzialità del Coaching potrei scrivere all’ infinito, in questo articolo ho cercato di sfiorare i punti salienti del concetto cercando di rendere l’idea. Voglio concludere dicendo che il Coachingprofessionale tira fuori il meglio dalle persone in quanto è volto al miglioramento delle performance e crea una cultura di apprezzamento della propria persona. Esso permette agli individui di accedere alla loro abilità di attingere ai punti di forza e alle qualità interiori.

Le leve del Coaching professionale possono diventare sia un atteggiamento che un comportamento con applicazioni multiple. Esso può essere applicato in vari contesti: famiglia, lavoro, sport, etc. L’approccio che il Coaching stimola a generare riguarda in cambiamento, l’essere quindi pronti a rispondere agli stimoli delle nostre vite e a prendere la piena responsabilità di ciò che vogliamo essere.

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